Le selezioni per il sito ospitante sono state lunghe, ma alla fine Frascati sì è aggiudicata di Dtt – Divertor Test Tokamak, una macchina sperimentale che servirà a studiare in ogni suo aspetto la fusione nucleare e che porterà 1.600 nuove assunzioni sul territorio;
a rendere nota la notizia è ENEA, l’Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e Ambiente, che ha pubblicato la graduatoria delle località in lizza per ospitare il centro ricerche, sancendo a tutti gli effetti la localizzazione nell’area dei castelli Romani.
Battute Brindisi e Cittadella, per Frascati un momento storico
Come premesso il Dtt non si è localizzato in un punto qualsiasi d’Italia, ma (anche in virtù dell’ingente mole di posti di lavoro assegnati) ha indetto una gara a cui hanno partecipato davvero tanti comuni d’Italia;
alla fine il comune della provincia di Roma la ha spuntata nientemeno che sulla Cittadella della Ricerca di Brindisi e su Manoppello, lasciando sul posti sia location storiche della storia dell’industria italiana come La Spezia e Porto Marghera, sia il collaudatissimo Centro ENEA di Brasimone, per non parlare di località come Ferrania, Capitolo San Matteo e Casale Monferrato.
Il sogno di un’energia pulita parte dall’Italia
Il Dtt sarà realizzato con l’aiuto di EUROfusion, il consorzio europeo cui è affidata la gestione delle attività di ricerca sulla fusione nucleare, e avrà come obiettivo ambizioso quello di essere il primo sito a comprendere come si può produrre energia pulita più o meno nel medesimo modo in cui ciò avviene su una stella;
non essendo noi un sito scientifico preferiamo lasciare le spiegazioni a testate più competenti in materia, quello che possiamo dire è che il centro ricerche di Frascati lavorerà sulla tecnologia di ITER International Thermonuclear Experimental Reactorer, un progetto internazionale per la realizzazione di un reattore a fusione nucleare che è tuttora in costruzione a Cadarache, in Francia, su iniziativa di un consorzio internazionale che riunisce non solo gli Stati dell’Unione Europea, ma anche USA, Russia, Cina, Giappone, India e Corea del Sud.
1.500 posti di lavoro a Frascati con il Dtt
I lavori per la costruzione del Dtt di Frascati partiranno già nell’autunno 2018 e proseguiranno fino al 2025, coinvolgendo circa 1.000 unità di personale nell’indotto e 500 che lavoreranno per il centro ricerche vero e proprio;
a fronte di un investimento di 500 milioni di euro si prevedono ricadute per 2 miliardi di euro;
i finanziamenti sono stati ottenuti principalmento dal consorzio europero Eurofusion, ma anche dal Ministero dell’Università, dello Sviluppo Economico, dalla Regione Lazio, da ENEA e i suoi partner, significativo anche il contributo della Cina, che ha messo sul piatto dei finanziamenti ben 30 milioni di euro.
Come lavorare al Dtt di Frascati
Appurato che saranno davvero tante le posizioni aperte (soprattutto per ricercatori) non possiamo ancora fornire un dettaglio delle assunzioni, che saranno probabilmente comunicate da ENEA una volta che il progetto sarà abbastanza maturo da potere ospitare fisicamente il personale a Frascati;
come sempre provvederemo a tenervi informati non appena le offerte di lavoro saranno messe a disposizione degli aspiranti candidati, in modo da facilitare loro l’invio del curriculum vitae.