Il lavoro di onicotecnica è sempre più diffuso, anche perché sono sempre di più le donne che preferiscono rivolgersi a un vero e proprio professionista per la cura e bellezza delle proprie unghie;
questa professione, la cui radice deriva dal termine greco onyx (ovvero unghia) non è ancora stata regolamentata dalla legge italiana, ma dovendo dare una definizione di onicotecnica possiamo dire che è quella professionista che si occupa di rifinire, curare e abbellire le unghie, ma anche di ricostruzione delle stesse;
non si tratta di una professione sanitaria, dunque questo lavoro non si sostituisce a quello ad esempio del dermatologo o del chirurgo, ma ci si può ugualmente avviare a una carriera ricca di soddisfazioni e, perché no, di buoni guadagni, anche perché gli sbocchi di carriera sono davvero tanti.
Onicotecnica e professione di estetista
Non essendoci una legislazione vera e propria riguardo al mestiere di onicotecnica professionista, possiamo dire che quello che la distingue da chi pratica in maniera amatoriale è l’essersi adeguati alla legge 1/1990 (disciplina dell’attività di estetista) che si occupa di
“tutte le prestazioni ed i trattamenti eseguiti sulla superficie del corpo umano il cui scopo esclusivo o prevalente sia quello di mantenerlo in perfette condizioni, di migliorarne e proteggerne l’aspetto estetico,modificandolo attraverso l’eliminazione o l’attenuazione degli inestetismi presenti”.
Come si diventa onicotecnica professionista
Alla luce di quanto detto sopra, si può diventare onicotecnica professionista in tre modi differenti:
- frequentando un corso regionale di qualificazione della durata di due anni, con un minimo di
900 ore annue, quindi alla fine di esso seguire un corso di specializzazione della durata
di un anno oppure frequentando un anno di inserimento presso una impresa di estetista; - frequentando un apprendistato presso una impresa di estetista, quindi appositi corsi regionali (della durata di almeno 300 ore) di formazione teorica, integrativi delle cognizioni pratiche acquisite, quindi lavorando un anno in qualità di dipendente, a tempo pieno, presso uno studio medico specializzato oppure una impresa di estetista
- lavorando per un periodo, non inferiore a tre anni, con rapporto a tempo pieno, in qualità di dipendente o collaboratore familiare, presso una impresa di estetista, accertata attraverso l’esibizione del libretto di lavoro o di documentazione equipollente, seguita dai corsi regionali di formazione teorica.
Sbocchi lavorativi
Gli sbocchi lavorativi di un’onicotecnica professionista possono essere davvero tanti: si può lavorare presso centri estetici, centri benessere, spa, palestre ecc.;
una volta acquisita la necessaria esperienza, potete anche pensare di mettervi in proprio, o aprendo un nail center tutto vostro o lavorando come freelance con partita IVA.
Quanto guadagna un’onicotecnica?
Difficile generalizzare riguardo a quanto guadagna un’onicotecnica: lavorando come dipendente si può percepire uno stipendio che si aggira mediamente tra gli 80 e i 100 euro al mese, lavorando in proprio invece il guadagno può salire sensibilmente, a patto ovviamente che si lavori bene e ci si crei un buon portafoglio clienti;
sebbene il guadagno possa variare a seconda delle zone d’Italia è facile capire che con una clientela che frequenta abitualmente il proprio centro si possono raggiungere cifre ragguardevoli, visto anche il prezzo non certo basso degli interventi di nail art, refill, french nail ecc.